Due nomi importanti del panorama artistico non solo italiano, ma internazionale. Parliamo di Michelangelo Merisi e Michelangelo Buonarroti. Geni dell’arte che hanno reso, allo stesso modo in tempi differenti, il nostro patrimonio culturale unico ed esclusivo. Temporalmente collocati in periodi storici intensi di scoperte: Rinascimento per il Buonarroti e Barocco per il Merisi.
Due artisti a confronto: Michelangelo Merisi e Michelangelo Buonarroti
Il Rinascimento ed il Barocco sono stati due secoli, dal punto di vista artistico culturale, molto significativi. Importanti personaggi hanno contribuito alla ricchezza e alla bellezza del bel paese, un museo a cielo aperto. Ogni città presenta delle meraviglie che lasciano i turisti senza fiato. Michelangelo Merisi e Michelangelo Buonarroti sono due delle preziose personalità che hanno reso alcune città italiane dei gioielli. Tuttavia, confrontando la pittura, si nota subito un realismo nelle opere del Merisi. Un idealismo, che punta alla perfezione, nelle opere del Buonarroti. Ma soprattutto quello che salta agli occhi è quanto il Merisi abbia appreso dal suo predecessore, studiandone ogni singolo disegno preparatorio. In altre parole: tema della pittura del Merisi è la realtà drammatica, che l’uomo vive, realizzata con un linguaggio pittorico di luci ed ombre; la pittura per il Buonarroti è concepita come scultura in cui il volume è dato dal chiaroscuro e dalla linea.
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Roma – Musei Capitolini
Firenze, Roma, Napoli sono state le città di massima espressione artistica. Luoghi in cui si sono fusi molteplici stili culturali. Sopratutto si sono confrontati tantissimi pittori e scultori tra cui Michelangelo Merisi e Michelangelo Buonarroti. Grazie al papa Giulio II Roma, ad inizio Cinquecento, vive un rinnovo in ambito culturale ed artistico che ne ridisegnerà la fisionomia. Infatti, furono vari gli artisti convocati per la realizzazione dell’ardito progetto del nuovo pontefice. Ed è proprio Roma che ospiterà l’esposizione di questi due artisti. Precisamente nei Musei Capitolini dal 5 al 30 maggio 2021. Sarà l’occasione per poter ammirare importanti opere e riscoprirne altre ancora, meno note o addirittura sconosciute. Dai disegni preparatori al Tondo Doni per il Buonarroti; dal Canestro di Frutta al Bacco per il Merisi. Queste sono solamente alcune delle opere in mostra. Alla giornata inaugurale saranno presenti i critici d’arte più rilevanti del panorama artistico italiano.
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Canestra di frutta Sacra Famiglia (Tondo Doni)
La grandezza di questi due artisti è indiscussa. Quello che invito a fare nel visitare la mostra è lasciarsi affascinare. Non cercate le differenze. Non create una classifica delle opere “più belle”. Tutti i singoli capolavori sono dei pezzi unici di inestimabile bellezza. Tuttavia, vi esprimo le mia ammirazione verso uno dei due. Il Michelangelo che adoro è il Merisi, detto Caravaggio. Ne apprezzo la suggestiva composizione che appare come una rappresentazione teatrale.
Ma quello che ancor di più si evince e considero straordinario è la scelta di personaggi del mondo reale. Raffigurati con tutti i difetti ed i segni che ogni essere umano si porta sulla pelle, come tappe delle proprie esperienze. Questa è la meraviglia che rende Caravaggio, uno degli artisti che più di tutti hanno fatto breccia nella mia passione per il mondo dell’arte. Oggi, più di tutto, si rincorre una perfezione fisica che non esiste, se non ottenuta con “filtri” fotografici o interventi di chirurgia estetica. Una perfezione che ci porterebbe ad essere tutti uguali, non apprezzando la bellezza e la particolarità di ogni singolo individuo.
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