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Autobus, Drink, Notte stellata, Hamburger, Gatto, Occhiali

Di Valentina Onorati.

Seduto sul bordo della luna, con gli occhi fissi verso quel pianeta pieno di verde e blu, si lasciava trasportare dai suoi pensieri commentando ad alta voce:
<<Secondo te, quanto tempo sarà passato dal nostro viaggio di non ritorno?>>
Silenzio. Nessuno poteva rispondere. Con le gambe ciondolanti continuò:
<<Ti ricordi quando eravamo due esseri umani? Ti ricordi quando eravamo due innamorati? Certo, lo siamo ancora, ma in modo diverso. Ti ricordi quando potevamo viaggiare, camminare o anche solo stare fremi in piedi? Ah, che bei tempi! Se solo potessimo tornare sulla Terra. E ti ricordi la nostra fuga? Quando ci sentivamo abbastanza grandi per poter scappare insieme. Come si chiama? Fuga d’amore? Mah, comunque è stata una bella esperienza. E’ stato in quel momento che ho deciso che saremmo stati insieme per l’eternità>>.

L’uomo iniziò a ridere a crepapelle e quando si calmò, dopo essersi asciugato le lacrime, continuò:
<<C’è da dire che è ardua prendere un decisione del genere in quel contesto. Te, con l’hamburger che trasudava Ketchup da tutti i bordi senza nemmeno una protezione, ed io, che per aiutarti non feci altro che caderti addosso versandoti la coca-cola sulla tua gonna nuova. Però, ripeto: non è mai stata colpa mia. L’autobus frenò bruscamente facendomi volare via gli occhiali che stavo conservando per darti i tovaglioli. E sai perché decisi di amarti per sempre? Perché tu, al posto di arrabbiarti, hai iniziato a ridere con quella tua risata leggera e raffinata>>.
L’uomo sospirò tristemente, si voltò e sorrise a un gatto, poi torno a guardare lo spazio sognando una notte stellata e concluse:
<< Quanto mi piacerebbe tornare indietro, al posto di stare bloccati qua in corpi non nostri>>.

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Valentina Onorati