Prima del 28 gennaio 2019 ero terrorizzata dall’idea di compiere 40 anni. Entrare nel club degli “anta” sembrava terrificante, sia per come me l’ero prefigurato io nelle mie peggiori fantasie, che per come me lo avevano sempre dipinto gli altri. Per intenderci, l’idea era più o meno questa: improvvisamente, proprio nel momento esatto in cui stai festeggiando il tuo 40esimo compleanno, la tua vita si trasforma in un film horror con te che cerchi di nascondere il disfacimento facciale come nemmeno nelle peggiori puntate di Desperate Housewives.
E invece, nella realtà, la mia nuova vita da quarantenne non solo si è rivelata essere lontana da quello scenario post-atomico, ma anzi, mi pare che avere 40 anni porti con sè ben più di una cosa buona, e su alcune di queste potrei farci una lista!

- Se fino ai 30 anni la società ti sta col fiato sul collo perché vorrebbe che tu corrispondessi a determinate aspettative, quando compi 40 senza aver realizzato NESSUNA di quelle aspettative, su di te cala una coltre di rassegnazione e scetticismo. Per cui puoi finalmente consentirti di fare ed essere ciò che vuoi, senza dover dare conto anche a nessuno.
- Varcata la soglia dei 40, “Ormai c’hai un’età”. Secondo questo principio, molte azioni che verrebbero etichettate come cazzate, vengono spesso giustificate dal pregiudizio che ORMAI sei una persona adulta e quindi sai perfettamente cosa stai facendo. Ergo, quello che fai non è una mica cazzata, ma una dimostrazione di saggezza da parte di una persona consapevole che ha valutato tutto ed ha scelto l’opzione meno scontata. Ovvio che è del tutto falso, perché si tratta proprio di una cazzata bella e buona.
- A 20 o anche a 30 anni, vieni additato per qualsiasi colpo di testa, perché per devi essere già instradato e devi imparare a vivere e a saperti comportare – nelle relazioni, sul lavoro, in amicizia, in famiglia. A 40 si dà per scontato che tu abbia imparato tutto questo… E invece ben presto si scopre che per fortuna non è quasi mai così.
- Una donna di 35 anni che non ha figli, che non è sposata o che non è neanche fidanzata, è spesso considerata l’incarnazione dell’anticristo con le tette. È una donna che non ha realizzato ciò che molte volte famiglia e società si aspettano da lei, e spesso è considerata una che nasconde qualche scherzo della natura, o che ha qualche rotella fuori posto, o che è frigida o è una gran rompicoglioni. A 40 anni invece, se sei single, puoi vantarti dello status di donna moderna e indipendente, emancipata da certe dinamiche. La famiglia ha ormai abbandonato ogni speranza di vederti accasata e per la società, inutile dirlo, ormai “les jeux sont faits!”. Così, finalmente, ti lasciano vivere in pace senza farti troppe paranoie e tu puoi glissare le domande scomode durante il pranzo di Natale rispondendo “Il mio modello di donna è Charlize Theron”, e quelli dall’altra parte MUTI.
- A 40 anni puoi consentirti una sincerità e un’autenticità che non sempre è consigliabile avere a 30 anni o anche prima, se vuoi riuscire ad ottenere una certa credibilità e fiducia. Se i 40 sono considerati da tutti l’inizio del declino, allora tanto vale iniziare a vivere dannatamente a modo proprio, con meno filtri ed educazione, senza dover più dimostrare niente a nessuno!
- Se sei donna, una volta compiuti 40 anni puoi prenderti cura di te senza sembrare eccessivamente egoista. A 40 anni il mondo ti accetta maggiormente nel tuo desiderio di seduzione e di gioco senza subito giudicarti come quando avevi 20 o 30 anni e scattava il “Non te lo puoi permettere/Così sembri una facile/È troppo presto”. A 40 anni puoi fermarti davanti al cartellone che pubblicizza il filler senza dover dare troppe spiegazioni. Inoltre, ormai ti conosci abbastanza da sapere precisamente cosa ti sta bene, cosa ti sta male e cosa ti fa diventare una strafiga senza grandi sforzi e senza dover svaligiare un negozio.
- Gli uomini dopo i 40 anni iniziano ad emanare un altro tipo di fascino, più sicuro di sé ma anche più umano, meno perfetto, un po’ più sgualcito. Anche le donne di 40 pare siano molto ambite perché sono percepite come persone che sanno cosa vogliono e come chiederlo, sanno cosa vuole un partner (uomo o donna, è lo stesso) e come darglielo, e vengono viste anche come maggiormente accoglienti, anche a livello sessuale. Non sappiamo quanto queste siano leggende o verità, ma se fosse tutto vero sarebbe una manna dal cielo per toyboy in cerca di MILF e per i feticisti amanti del BDSM in cerca di accettazione. E si sa, dove c’è gusto non c’è perdenza.
Due cose soprattutto mi hanno fatto apprezzare il fatto di aver svoltato i 40. Adesso mia madre parla più apertamente di sesso con me. Non che prima non lo facesse, ma era più un mio “Ti-obbligo-ad-ascoltare-storie-scabrose-perché-siamo-donne-libere”, cosa a cui lei si opponeva silenziosamente. Oggi mi pare che si sia rilassata rispetto all’argomento “Fare discorsi di sesso tra donne adulte”, anche perchè io butto lì un sempre valido “Ormai c’ho 40 anni mamma, insomma, c’ho un’età!”, frase banale ma evergreen che pare convincerla.
La seconda conquista da quarantenne è stata quella di meritarmi la comprensione ed il rispetto di mio padre, che non ha mai accettato il fatto che io avessi lasciato il fidanzato con cui convivevo. Mio padre era disperato, credeva stessi facendo una follia e che sarei morta presto in assoluta solitudine ed infelicità. Un giorno però si è finalmente arreso davanti alle mie parole: “Ho 40 anni papà. Ho capito cosa voglio e cosa no, cosa va bene per me e cosa non va bene. E non tornerei indietro per nessuna ragione. E non ho bisogno della tua approvazione”. “Va bene, va bene a papà, ho capito”, ha risposto lui, sollevato da un peso e anche un po’ orgoglioso, come se gli avessi appena detto che la maestra mi ha messo 7 al compito d’italiano.