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I calanchi di Aliano, uno spettacolo che non dimenticherai

Posso darti un consiglio? Lascia i Sassi di Matera, abbandona le spiagge affollate di Maratea e immergiti tra i calanchi di Aliano. Questi paesaggi rimarranno impressi nei tuoi occhi per molto tempo. Non te ne pentirai, promesso!

Dimentica il Nebraska, la Cappadocia o il Dakota e visita l’entroterra lucano, lì troverai la città di Aliano e i suoi calanchi, una delle aree naturalistiche più suggestive della Basilicata.
Forse avrai sentito parlare di Aliano, un paesino di circa mille abitanti della provincia di Matera, conosciuto a molti perché luogo di confino di Carlo Levi. Lo scrittore ha immortalato la città e i suoi abitanti nel suo libro di memorie “Cristo si è fermato ad Eboli“.

Pochi però conoscono la meraviglia della natura che circonda questo borgo, quindi cercherò di farti vivere questa sensazione di bellezza attraverso queste foto e questo racconto.

In viaggio tra i calanchi di Aliano

Nell’estate del 2020, in piena pandemia, io e la mia compagnia Greta decidiamo di partire in tenda per la Basilicata. Hai presente il film Basilicata coast to coast? Ecco, una sorta di riproduzione: partiamo da Matera e arriviamo a Maratea. Tutto ciò che c’è nel mezzo è pura magia.

Non starò qui a parlarti di Pisticci, Craco o Turci, ma mi limiterò a raccontarti di Aliano e di quello che la circonda. Forse ti ho già stressato l’anima con questi calanchi e probabilmente ti starai chiedendo “Ma che cosa sono?” Ebbene, potremmo definirli così: cumoli di terra argillosa, modellati da agenti atmosferici e intervallati qua e là da piccoli arbusti. Lo so, Alberto Angela sarebbe orgoglioso di me.


Dopo questa descrizione wikipediana, forse questa immagine ti aiuterà a capire meglio di cosa sto parlando.

Adesso che hai un’immagine negli occhi ti sarà anche più facile viaggiare con la mente leggendo queste parole.

Arrivo ad Aliano

Torniamo a quell’estate del 2020, quando io e Greta arriviamo al paese con il cappello di paglia e la macchina fotografica al collo, insomma l’abbigliamento cliché delle turiste. Cosa ricordo di quel momento? Direi: la piazzetta, il caldo e gli occhi degli abitanti puntati addosso. Non sono abituati a vedere turisti da quelle parti, ma non lasciarti intimorire.

Tra i mille abitanti di Aliano spicca Luigi, praticamente il tuttofare del paese, che all’occorrenza diventa anche guida turistica. Spontaneamente si offre di accompagnarci tra le bellezza della sua terra. Ci dà appuntamento alle 16.30 al bar della piazzetta, saliamo in macchina e lasciamo alle nostre spalle le casette bianche per addentrarci tra i calanchi.

Ti consiglio di percorrere questi sentieri nel tardo pomeriggio perché il caldo in queste zone è soffocante. E soprattutto perché potrai godere della luce del tramonto, quando il sole inizia a calare e il paesaggio diventa lunare.

I calanchi e la magia

Dopo qualche minuto, arriviamo a destinazione e ci incamminiamo tra queste sculture argillose. Davanti ai nostri occhi si presenta un paesaggio apparentemente desolato e vuoto, ma incredibilmente ricco di aspetti selvaggi e suggestivi. Il silenzio e il bianco accecante dell’argilla sono i segni distintivi di questo luogo magico. Il senso di smarrimento è totale.


Guardando queste foto, riesci a sentire il silenzio e la pace? Una sensazione che rallenta il pensiero e infonde una quiete dolce e senza tempo? È esattamente quello che si prova quando si è avvolti da questi paesaggi unici e surreali.

Appena la luce cala dietro l’orizzonte, inizia una nuova vita tra i calanchi. Il caldo lascia spazio a una leggera brezza e si risveglia la vita notturna. Tu inizi a sentirti di troppo, come se la natura attorno ti stesse dicendo ” Ok, ora vai, adesso ho da fare“.
Hai presente quando assisti a uno spettacolo a teatro e poi cala il sipario? Esattamente così, spettacolo finito, a domani.

Salutiamo i calanchi e Aliano

Così, lasciamo i calanchi e torniamo ad Aliano. Lungo il ritorno ricordo di non aver proferito parola, rivivevo nei miei pensieri tutta quella bellezza. Penso di essermi risvegliata solo al suono della domanda “Birra?” fatta da Luigi. In fondo, quale modo migliore per terminare quella giornata? E che giornata!
È così che passiamo la serata a chiacchierare con gli abitanti del paese, un posto in cui sembra che il tempo si sia fermato.
Si fa tardi: riprendiamo i nostri zaini e partiamo alla volta di Maratea, un’altra città meravigliosa. Ma questo è un altro racconto.
Nei giorni successivi credo di aver sofferto del Mal di Aliano, ci credi?

Se sei arrivato al termine del racconto, forse ti ho incuriosito, forse starai progettando la tua prossima vacanza. Quindi se passi da Aliano non limitarti ad osservare la meraviglia dei calanchi, ma parla anche con le persone del posto, bevi un caffè con loro, ascolta le loro storie, questo renderà ancora più magica la tua visita.
E se vedi Luigi, salutamelo!

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Alessia D'Alessandro