Sostenibilità
La sotenibilità rappresenta una buona base da cui partire per costruire un mondo mai visto prima
Se il futuro si personificasse, venisse da noi e ci chiedesse di sostenerlo, noi ne saremmo capaci?
Avremmo i mezzi appropriati, le giuste risorse? Ma soprattutto, avremmo la volontà di farlo?
Attenendoci a quanto sta accadendo in questo momento nel mondo, direi proprio di no.
Per rendere il concetto più decifrabile, credo sia necessario fare qualche passo indietro.
Andando a cercare la parola “sostenere” nella sua accezione, troviamo questo: “Tenere sollevata una cosa o una persona supportandone il peso dal di sotto”. Ognuno di noi è in grado di “sostenere” qualcosa, una bottiglia d’acqua, uno scatolo, una sedia o un mattone. Nel caso però ci venisse richiesto o semplicemente volessimo afferrare qualche cosa di più pesante, avremmo bisogno solo di due strumenti: allenamento e volontà. Elementi imprescindibili nella grande operazione di rendere il futuro sostenibile. L’errore che facciamo spesso è quello di pensare che il mondo sia di nostra proprietà. Che basti differenziare la plastica, comprare uno spazzolino al bambù o consumare meno acqua per definirci sostenibili. Ma questa non è un’operazione a breve termine, la sostenibilità è uno stile di vita. Un cambiamento radicale nella vita di ognuno di noi.
Attualmente si è molto più sensibili sul tema dell’ambiente, in quanto mossi dalla preoccupazione che il nostro mondo non abbia la minima intenzione di aspettarci, ancora.
Citazione di Stefania

Così il 25 settembre 2015 è nata l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. Sottoscritta dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU. L’Agenda è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile i quali hanno al loro interno altri 169 traguardi da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030. Questi 17 obiettivi puntano a porre fine alla povertà, disuguaglianze, cambiamenti climatici e rispetto dei diritti umani.
Qui puoi trovare tutti i 17 punti spiegati nello specifico
La domanda che viene da porsi è: si, ma a che punto siamo?
Sono trascorsi sette anni da quando è nata l’Agenda 2030 e, seppur pochi, alcuni passi in avanti sono stati fatti. Nel 2019 IlSole24Ore pubblicò un articolo in cui spiegava e mostrava in maniera eloquente cosa è stato fatto in Italia.

Come possiamo ben vedere, l’Italia ha raggiunto solo 12 dei 105 obiettivi previsti dall’Agenda 2030. In ambito sanitario, nell’accesso a fonti di energia pulita lavoriamo piuttosto bene, come anche nel rimboschire i nostri territori. Purtroppo siamo ancora molto lontani dal sradicare la povertà, sulla formazione continua degli insegnanti, sulla violenza contro le donne, sulla percentuale di persone che non studiano e non lavorano e sull’abbandono scolastico. Ed anche, non che questo mi sorprenda, sulle Istituzioni forti!!
Un grande atto rivoluzionare è quello di cui abbiamo bisogno. L’energia che sentiamo circolare dentro ed intorno a noi, non è solo opera nostra, ma un rinvio continuo tra noi ed il pianeta. Se daremo benessere, riceveremo benessere. Se al contrario daremo disordine, non riceveremo altro che questo.
Credo profondamente nella frase di Antoine-Laurent Lavoisier, che da citazione si trasforma in azione:
“Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma”