Le fiabe nascono dall’esigenza dell’essere umano di inventare, raccontare ed ascoltare storie. Lo schema è sempre lo stesso: un protagonista che, partendo da una situazione a lui ostile, porta a termine un’impresa straordinaria, superando qualsivoglia tipo di ostacolo o difficoltà. Spesso si cade nell’errore di pensare che si tratti di “roba per bambini“, sottovalutando l’enorme potere e il valore educativo delle fiabe e i significati psicologici.
Basta un C’era una volta per tornare con la mente alle sere magiche in cui ci era permesso accoccolarci nel lettone. La luce fioca dell’abat-jour in vetro, il libro sgualcito che custodiva l’immenso tesoro delle fiabe della buonanotte, l’attimo eterno e magico in cui ci si sentiva bene nel presente. Non era più la voce della mamma a raccontare di storie lontane ma quella di un’antica saggezza tramandata di generazione in generazione dall’alba dei tempi.
VALORE EDUCATIVO DELLE FIABE
FIABE PER IMPARARE
Da tempo immemore, le fiabe prendono per mano il bambino, accompagnandolo nella varie fasi di crescita. A partire dai due anni di età, il cucciolo d’uomo sperimenta il piacere di ascoltare storie, che si evolve , poi, con l’apprendimento della lettura autonoma. Oltre a favorire l’acquisizione di elementi linguistici sempre più complessi e di vocaboli nuovi, la fiaba sviluppa la logica e la fantasia, potenzia la concentrazione e l’attenzione.
FIABE PER RELAZIONARSI
Seguire la narrazione di una fiaba consente al bambino di riconoscere le emozioni provate dal protagonista in un processo di immedesimazione difficile da raggiungere per altre vie. Attraverso il racconto, il bambino apprenderà schemi di comportamento efficaci per rispondere alle varie situazioni in cui potrà ritrovarsi. La fiaba non è, quindi, mero intrattenimento ma strumento educativo prezioso nello sviluppo di un individuo, sia nella propria sfera più intima che nella sua dimensione sociale e relazionale.
FIABE PER CREARE
L’ascolto di una storia attiva sia il pensiero razionale che quello fantastico, entrambi indispensabili per lo sviluppo cognitivo di una persona. Le favole utilizzano un linguaggio familiare al bambino in quanto il pensiero magico è tipico della sua organizzazione mentale e regola i suoi scambi con la realtà. La creatività trova, quindi, terreno fertile per crescere, l’immaginazione sconfina in mondi improbabili ma possibili. Perché l’impossibile non esiste più. E la mente del bambino diventa flessibile, aperta a tutto.
OLTRE IL VALORE EDUCATIVO DELLE FIABE: ASPETTI PSICOLOGICI
FIABE PER COMPRENDERE E COMPRENDERSI
La fiaba permette al bambino di conoscere il proprio mondo interiore ed emotivo perché parla la lingua della fantasia. Il piccolo imparerà a riconoscere anche i sentimenti più complessi, a dare loro un nome e, cosa più importante, riuscirà ad esprimerli e regolarli. Il bambino trarrà da ogni storia l’insegnamento più adatto alla situazione di crescita e di cambiamento in cui si trova in quel momento, ne coglierà una morale che farà propria e utilizzerà ciò che ha appreso per affrontare i conflitti interiori tipici della sua età. Grazie all’identificazione con i personaggi della favola, inoltre, il bambino impara ad accogliere il diverso e i sentimenti altrui. L’ascolto attivo di una storia consente al piccolo di affezionarsi ai personaggi, vestirne i panni e comprendere se stesso.
FIABE PER VIVERE
Per concludere, la fiaba consente al bambino di affrontare le proprie esperienze con fiducia e speranza. Proprio come il protagonista della storia, cercherà soluzioni alle difficoltà che gli si presentano sul proprio cammino. Come scrisse Chesterton, “le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti”. E proprio per questo, ora più che mai, è necessario raccontare le fiabe ai nostri bambini. Perché il valore educativo delle fiabe è inestimabile. E non può andare perduto.