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Blocco dello scrittore: cos’è e come superarlo

blocco dello scrittore

Se siete persone che scrivono per lavoro, hobby o passione sapete sicuramente quanto possa essere difficile la prima parola da scrivere.
Alcune volte esce di getto e viene seguita da tutte le altre. Ma non sempre è così. Può capitare, infatti, di non trovare quella prima parola. Di essere arenati di fronte ad una pagina vuota che non si sa come riempire. In questo caso si tratta di blocco dello scrittore.
Vediamo di comprenderne le cause e provare ad analizzare qualche possibile rimedio.

Perché non si riesce a scrivere

Quando ci mettiamo di fronte ad un foglio bianco, che sia elettronico o cartaceo, accettiamo una sfida. Quella di riempirlo di parole, di contenuti, di trasmettere il nostro messaggio. Non importa che si tratti di un lavoro o di qualsiasi altra nostra espressione scritta, in qualsiasi caso quello che abbiamo intenzione di fare è comunicare qualcosa.
Tuttavia, per quanto possiamo avere dimestichezza con la parola scritta e/o con l’argomento che vogliamo trattare, scrivere non è una cosa semplice.
Sono tante le cose che dobbiamo considerare: avere ben presente il messaggio che vogliamo comunicare, capire quale sia la forma migliore per farlo in maniera efficace e via dicendo.

Blocco dello scrittore
Aiuto!

Può quindi capitare che ci si trovi a dover scrivere qualcosa che ci mette in crisi. Vuoi perché non abbiamo sufficiente conoscenza del tema da trattare. Vuoi perché ci si sta confrontando con un tema delicato. Ed in questo caso sentiamo il peso della responsabilità di non traghettare un messaggio diverso o distorto rispetto a quello voluto.
Può anche semplicemente accadere che si abbia l’obbligo di scrivere qualcosa in un certo tempo, magari perché si tratta di una consegna lavorativa. E che in questo specifico tempo che abbiamo a disposizione ci troviamo in condizioni psicofisiche che non ci permettono di concentrarci sul lavoro. E questo può tradursi in uno stato d’ansia, di stress, che finisce per affliggere profondamente quello che è comunque un processo creativo.

Immaginate ad esempio di essere in crisi con il vostro partner o di aver ricevuto un rifiuto lavorativo o personale. O di essere preoccupati per una spesa imprevista. O per uno stato di salute.
Tutte motivazioni importanti che non ci mettono nella condizione mentale ideale per affrontare un testo scritto.
Ed ecco che quella che è forse la paura più grande di chi scrive si manifesta: il foglio bianco da essere il nostro innamorato si trasforma nel nostro peggior nemico.

Possibili cause e come affrontarle

Abbiamo parlato di momenti di crisi, di stress, di eventi che possono renderci difficile metterci a scrivere. Vediamo ora di analizzare qualcuna di queste cause in maniera un filino più dettagliata.

Lo scrittore e le sue paure

Blocco dello scrittore
Ho un peso sulla testa

La paura è un sentimento potente, qualcosa che può completamente bloccarci in qualsiasi aspetto della nostra vita quando sfugge al controllo. Di base si tratta di un aspetto molto importante nell’individuo, funzionale a preservarlo dal cadere in rischi o pericoli sulla strada della propria vita.
Nel caso della scrittura il tipo di paura che può colpirci è quello del fallimento, dell’incapacità di esprimersi. Di essere giudicati negativamente per quanto scritto. Nei contenuti. Nella forma. Nei significati.

È probabilmente la causa primaria che può impedirci di scrivere.
Superare questo tipo di problema non è facile, bisognerebbe comprendere da dove derivino le paure che causano il blocco dello scrittore e se siano contingenti o pregresse. Non essendo psicologi e trovandoci di fronte ad una risposta che richiederebbe un’analisi individuale possiamo dare solo qualche consiglio.
Il primo è sicuramente quello di distrarci dal lavoro da compiere. Fate altro. Schiaritevi la mente. Tornate davanti alla vostra pagina solamente quando sarete più sereni, freschi, tranquilli. Magari anche divertiti.
Se questo non fosse sufficiente provate a scrivere altro. Qualcosa di completamente diverso, di leggero, che sia completamente nelle vostre corde. A volte scrivere aiuta a scrivere.

Scrivete male. Per quanto sembri assurdo a volte aiuta a scrivere bene. Mettetevi quindi ad affrontare il vostro pezzo mentre fate altro. Non importa cosa: che sia musica ad alto volume, una serie tv, un video su youtube… scrivete mentre siete concentrati su altro. Sicuramente dopo aver iniziato vi accorgerete che molte cose andranno riviste, ma intanto avrete superato il vostro blocco e da lì la strada diventa in discesa.

Il blocco del perfezionista

Questa è un’altra delle cause comuni che possono causare il blocco dello scrittore. A volte infatti pretendiamo troppo da noi stessi e dal nostro lavoro. La ricerca della parola perfetta, della frase perfetta, del contenuto perfetto. E si finisce per non trovare nessuna parola, nessuna frase, nessun contenuto.
Il rovescio della medaglia del perfezionismo è l’eccessiva autocritica. Anche in questo caso possiamo finire per bloccarci: quando riteniamo che nessuna parola, frase o contenuto sia adeguato al nostro scopo. In entrambi i casi la nostra ricerca di ciò che riteniamo essere l’unica possibile maniera di esprimere ciò che desideriamo ci fa arenare nelle sabbie mobili del blocco dello scrittore.

Soluzioni possibili? La cosa migliore è tenere bene a mente che quella su cui stiamo lavorando non è la versione definitiva. Ma la brutta copia, proprio come facevamo a scuola quando scrivevamo i temi. Non importa quindi come verrà qualitativamente perché alla fine della sua stesura potremo rimaneggiare, modificare, sistemare quello che non va senza timore di essere giudicati da nessuno. Perché non stiamo ancora pubblicando: stiamo solo lavorando sulla materia grezza.
Questo aiuta in entrambi i casi. Il perfezionista infatti si renderà conto che dopo aver terminato la bozza potrà lavorarla fino a raggiungere il suo standard necessario per la pubblicazione.
L’autocritico potrà fare esattamente la stessa cosa, rimettendo le mani sul proprio lavoro fino a sentirsi abbastanza soddisfatto da pubblicarlo.
In entrambi i casi la vostra pagina bianca non lo sarà più ed avrete superato con successo il vostro blocco dello scrittore.

Blocco dello scrittore
Cosa scrivo adesso?

Altri modi per superare il blocco dello scrittore

Paul Rudnick, scrittore e sceneggiatore americano, parlando del blocco dello scrittore dice:

“Scrivere è per il 90% procrastinare: leggere riviste, mangiare cereali in maniera non convenzionale, guardare spot commerciali. Si tratta di fare qualsiasi cosa possibile pur di evitare di scrivere, fino a quando sono all’incirca le quattro del mattino ed arrivi al punto in cui devi scrivere”.

Credo che questa citazione riassuma molti dei concetti espressi. Infatti finché si rimane concentrati su ciò che dovremmo ma non riusciamo a fare otterremo solo di restare bloccati. È importante cercare di allentare in qualsiasi modo la pressione che ci deriva da quel foglio bianco, allontanandone la nostra mente.
Questo naturalmente non significa fare “binge-writing“, ossia non scrivere nulla per giorni e poi immergersi in lunghe maratone di scrittura. Sedersi di fronte allo schermo o a carta e penna è qualcosa che richiede una certa dose di disciplina e routine che ognuno dovrebbe trovare in base alle proprie esigenze caratteriali ed eventualmente lavorative.

Blocco dello scrittore: la tecnica del pomodoro


Una tecnica utile per riuscire a continuare a scrivere in maniera scorrevole ad esempio è la “tecnica del pomodoro”, inventata da Francesco Cirillo. Secondo la sua teoria le persone sono più produttive quando lavorano all’interno di uno specchio temporale di 25 minuti. Il consiglio è quindi di mettere un timer che vi segnali che è ora di fare una pausa per poi riprendere per i successivi 25 minuti. Si chiama “scrittura a blocchi“.
Per qualcuno risulta utile evitare di dare un titolo al proprio scritto, in fase iniziale. Se vi è possibile provate a fare in questo modo. Infatti il titolo a volte ci costringe all’interno di binari che possono risultarci stretti e crearci il blocco dello scrittore che tanto temiamo. Per altri il titolo è un aiuto, una guida per comporre la struttura del nostro elaborato. Provate quindi a focalizzarvi sia sulla sua assenza che sulla sua individuazione e scoprite cosa vi facilita la vita maggiormente.

In conclusione: abbiamo analizzato alcune delle possibili cause e soluzioni del blocco dello scrittore. Naturalmente ogni persona è un caso individuale e non tutto quello che abbiamo detto può essere considerato come un assoluto. Questo articolo vuole solamente offrire dei suggerimenti e delle indicazioni, nella speranza di poter essere stato di aiuto o di spunto per riuscire ad affrontare un problema che si verifica più spesso di quanto non si pensi.
Lo ripetiamo: scrivere è difficile. Per cui se doveste avere difficoltà… è normale. Non fatevi spaventare. Non ingigantite la questione. Può capitare. Affrontate quindi il blocco dello scrittore nella maniera più serena possibile, provate a sfruttare qualcuno dei suggerimenti che vi abbiamo dato, personalizzandoli al vostro carattere, possibilità ed esigenze ed alla fine non posso che augurarvi buona scrittura!

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Ludovica Lagomarsino